L’ONU definisce l’ecosostenibilità come quell’insieme di comportamenti volti a garantire alle generazioni future le risorse naturali disponibili per vivere uno stile di vita uguale, se non migliore, delle generazioni attuali.
Per delineare al meglio quali siano le attività realmente ecosostenibili, l’Unione Europea ha sviluppato un sistema di classificazione che prende il nome di tassonomia.
La tassonomia è una guida pratica per politici, imprese e investitori su come investire in attività economiche che contribuiscono ad avere un’economia che non impatti negativamente sull’ambiente
La tassonomia individua 6 obiettivi ambientali e climatici:
Non necessariamente!
Per essere eco-compatibile, un’azienda o più in generale un’attività dovrà soddisfare i seguenti criteri:
Ancora ce n’è di strada da fare…
L’MSCI Europe è un indice azionario che replica l’andamento del mercato europeo e al suo interno ci sono più di 400 aziende che in totale coprono l’85% di capitalizzazione dei mercati sviluppati europei.
Da un’analisi fatta a Gennaio 2022 risulta che solo il 3,1% delle aziende che fanno parte dell’indice possono essere considerate eco-compatibili con la tassonomia dell’unione europea.
La tassonomia è quindi uno strumento utile a mettere chiarezza e stimolare le aziende ad agire in modo trasparente per preservare l’ambiente, ma questa per essere davvero efficiente deve essere accompagnata dalla consapevolezza di investitori e risparmiatori e dalla volontà a contribuire nella strada verso la sostenibilità.