L’ONU  definisce l’ecosostenibilità come quell’insieme di comportamenti volti a garantire alle generazioni future le risorse naturali disponibili per vivere uno stile di vita uguale, se non migliore, delle generazioni attuali.

Per delineare al meglio quali siano le attività realmente ecosostenibili, l’Unione Europea ha sviluppato un sistema di classificazione che prende il nome di tassonomia.

La tassonomia è una guida pratica per politici, imprese e investitori su come investire in attività economiche che contribuiscono ad avere un’economia che non impatti negativamente sull’ambiente

Come si definisce cosa è veramente ecosostenibile?

La tassonomia individua 6 obiettivi ambientali e climatici:

  • Mitigazione del cambiamento climatico 
  • Adattamento al cambiamento climatico 
  • Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine 
  • Transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti 
  • Prevenzione e controllo dell’inquinamento 
  • Protezione della biodiversità 
Le aziende per essere eco-sostenibili devono rispettare tutti e 6 gli obiettivi?

Non necessariamente!

Per essere eco-compatibile, un’azienda o più in generale un’attività dovrà soddisfare i seguenti criteri:

  • contribuire positivamente in modo sostanziale ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali;
  • non produrre impatti negativi su nessun altro obiettivo;
  • essere svolta nel rispetto di garanzie sociali minime (per esempio, quelle previste dalle linee guida dell’OCSE e dai documenti delle Nazioni Unite).
E come siamo messi in Europa?

Ancora ce n’è di strada da fare…

L’MSCI Europe è un indice azionario che replica l’andamento del mercato europeo e al suo interno ci sono più di 400 aziende che in totale coprono l’85% di capitalizzazione dei mercati sviluppati europei.

Da un’analisi fatta a Gennaio 2022 risulta che solo il 3,1% delle aziende che fanno parte dell’indice possono essere considerate eco-compatibili con la tassonomia dell’unione europea.

La tassonomia è quindi uno strumento utile a mettere chiarezza e stimolare le aziende ad agire in modo trasparente per preservare l’ambiente, ma questa per essere davvero efficiente deve essere accompagnata dalla consapevolezza di investitori e risparmiatori e dalla volontà a contribuire nella strada verso la sostenibilità.

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